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La mia prima gara in off road con KTM 990 Adventure

Finalmente una novità Tutta Italiana alla quale si può partecipare anche con le maxienduro. Una vera gara in off road che ha consentito ai partecipanti di vivere l’emozione di una vera formula RACE dove per partecipare non sono necessarie grandissime doti di guida (se l’ho fatta io può farla chiunque) ma soprattutto di navigazione. L’idea è stata del Team di Motr Raid Experience guidato da Manuel Podetti, ed è grazie a lui che adesso ogni moto esploratore può mettersi alla prova con una gara di abilità di navigazione e regolarità che si chiama Alps Tourist Trophy nella versione lite che si è svolta tra fine giugno e i primi di luglio 2020 per un totale di circa 350 km oppure in versione international con partenza il 07.09.2020 5 tappe per un totale di 1500 km.

Io l’Ho fatta con la mia Holga 2.0 e mi sono iscritto anche alla International di settembre ma per impegni vari non sono riuscito a partecipare ma ci sarò per la versione 2021 dal 30 agosto a 4 settembre.

Vediamo di cosa si tratta.

Questa mia prima esperienza “in gara” è stata, di guida in fuoristrada con una classifica basata sull’abilità di navigazione, di guida appunto e sul rispetto dei tempi.
Inizio subito col dire che per me è stata sul serio la prima esperienza “in gara” e quindi pur frequentando le piste da off road per bicilindrici (nel senso che se ci passano i bilicilindrici ci passano tutti gli altri) da quasi 3 anni e malgrado abbia già partecipato a numerosi eventi con difficoltà di guida medio-alte non avevo mai partecipato a una gara con la mia bicilindrica Holga 2.0 un KTM 990 Adventure.
Devo dire che questo tipo di cose mi hanno sempre incuriosito sin dall’età prescolare e quando sognavo di stare in sella alla moto da cross del mio vicino di casa.

Ossia questa nella foto qui sotto

LA STORIA

Ero al telefono con uno degli organizzatori Claudio Giacosa e apprendo che avevano organizzato questa formula che si basava su due giorni di manifestazione dove bisognava percorrere il percorso all’interno di alcune finestre temporali, quindi doppia abilità, di guida e di navigazione, non ho potuto resistere alla curiosità e dopo aver letto il regolamento mi sono iscritto immediatamente, non vedevo l’ora, anche perchè in realtà essendo la prima volta non avevo capito il 100% sulla formula, ma io sono fatto così .. mi butto e adesso che ho capito posso raccontarvi.
Quindi domenica 5 luglio 2020 è lunedì 6 luglio 2020 finalmente sono stato stato uno dei partecipanti e aggiungo … lo sono stato.
In Totale al via quasi 100 partecipanti distanziati su più giorni causa covid-19.

Ovviamente non nascondo che partecipare insieme a nomi noti come Franco Picco o Mirko Bettini che seguivo con ammirazione da tempo su Stampa TV e web è stata una ulteriore spinta nella decisione.

(quello qui sopra sono proprio io con tanta inconsapevole emozione )
Appena ho intuito di cosa si trattava ho chiamato immediatamente il mio amico Tommaso Cucca presidente il mio Motoclub Sandalion oltre che guida certificata che opera in Sardegna e gli ho proposto di partecipare insieme a me, Tommaso non se l’è fatto dire due volte e mi ha dato subito il suo appoggio sia per quella edizione che per la prossima del mese di settembre che sarà più impegnativa ma secondo me da non perdere.
LA FORMULA
la gara prevedeva di percorrere circa 250 km il primo giorno, 150 km circa al mattino del secondo giorno oltre ad una prova fettucciata nel pomeriggio, dove tutto faceva classifica.
COME FUNZIONA
tra 5 minuti e 10 minuti prima della partenza, l’organizzazione invia via email le tracce da seguire per coloro che utilizzeranno dei software su smartphone e tablet mentre per chi utilizza un navigatore GPS classico in grado di leggere le tracce gpx provvede sulla linea di partenza a caricarle.
In ogni caso l’organizzazione consegna anche un foglio con sopra riportati i chilometri dei trasferimenti la lunghezza delle prove speciali il numero di waypoint da attraversare durante le prove speciali è la durata prevista delle prove speciali e la lunghezza dei trasferimenti.
Indispensabile avere oltre uno strumento per navigare almeno un cronometro per le prove speciali più comodo averne due
(Questa è la vista della mia plancia di comando, dove commisi subito l’errore di posizione i 2 cronometri senza prima indossare il casco, infatti non vedevo mai nulla e mi dovevo abbassare tanto, per la prossima edizione farò diversamente)
OBIETTIVI DELLA MANIFESTAZIONE
L’obiettivo della manifestazione è composto da più cose:
la prima non sforare la durata massima di percorrenza della giornata che nel nostro caso era di 7 ore e 30 minuti;
la seconda è quella di passare sopra i Waypoint (che sono punti virtuali posizionati dall’organizzazione) numerati, seguendo l’ordine progressivo con cui sono stati numerati e nel tempo previsto dalla scheda.
Andiamo sul pratico, si partiva con 10 minuti di distanza tra un pilota è l’altro (quanto vi racconto vale solo per l’edizione della A.T.T. già conclusa, magari per l’edizione di settembre cambierà qualcosa)
In breve, dopo la partenza basta seguire la traccia indicata dal navigatore, quella fucsia nell’immagine qui sotto, nel nostro caso fino alla prima prova speciale abbiamo percorso 10 km, quindi è apparso il punto info e poco distante il primo waypoint.
“Ricordo che per navigare utilizzo uno smartphone con Osmand installato versione a pagamento se non ricordo male 7, 49 euro (per la prossima volta tablet 8”)”
Il punto info è dove bisogna fermarsi, leggere le indicazioni, nel nostro caso il punto si chiama D1 SS 01 INF e ci dice che la prova speciale è lunga 14,5 km ed è composta da 9 WP da attraversare .
Facciamo Tap (per chi utilizza smartphone con osmand come nel mio caso) sul punto info, si aprirà un ulteriore menu come mostrato nella foto in basso dal quale apprenderemo il tempo di percorrenza, che nel nostro caso per la prima prova speciale era di 26 minuti, tradotto 26 minuti per fare 14,5 km di fuoristrada.

L’organizzazione ci aveva fornito anche un foglio con il riassunto delle percorrenze, alcuni lo hanno trascritto e posizionato sulla moto per avere un promemoria a vista d’occhio.

A questo punto abbiamo acquisito le informazioni che ci serviranno per effettuare la prova speciale riassumendo 9 WP sparsi in 14,5 km da superare in 26 minuti.
Bisogna anche fare molta attenzione e guardare bene dove sono posizionati i vari WP finchè siamo fermi, questa cosa potrebbe aiutarci a selezionare il giusto percorso, si perchè sullo stesso WP si può transitare spesso per più vie, ma non è detto che tutte siano percorribili con il nostro mezzo.
A differenza della Mamma Gibraltarace dalla quale prende gli spunti primari e la formula, ricordo che entrambe sono organizzate da Moto Raid Experience (il mio primo spacciatore di adrenalina per moto adventuring) e che impone un tempo entro il quale bisogna iniziare la prova speciale, nel nostro caso con la ATT, per fortuna questa restrizione non c’è e quindi se si vuole e se se ne ha necessità si può rimanere fermi al punto info anche un’ora se serve e vi assicuro che qualche minuto in più nello studio del percorso serve e aggiungo che nell’incrociare i sentieri durante la guida vale la pena fermarsi e controllare il percorso, sbagliare strada potrebbe significare compromettere seriamente la gara, proprio come ho fatto io.
come potete vedere nell’immagine per raggiungere il WP2 non vi sono indicazioni ma sono segnati in tratteggiato nella mappa dei sentieri almeno 4 se ci si sbaglia si può finire in un percorso che oltre a farti perdere minuti preziosi, (ben 150 minuti accumulati tra wp 4 e 5) si può rimanere incastrati in piccoli canyon o percorsi non adatti alle bicilindriche proprio come è successo a me e a Holga 2.0

Dopo aver studiato bene la mappa quindi avviciniamoci al primo wp che dovrebbe essere distante dal punto info circa 50 metri, vi rammento che i WP hanno un diametro virtuale di 30 m, e che durante il transito il logger che traccerà i vostri tempi deve poter comunicare con i satelliti e segnare la vostra posizione quindi inutile transitare sui WP a 140 all’ora perchè facilmente non farà in tempo a registrare il passaggio e risulterà come un WP saltato.

COME COMPORTARSI
per fare la prova speciale andatura allegra, e molta attenzione al percorso, ricordiamoci che dobbiamo guardare il GPS ma dobbiamo anche guidare e vi assicuro che il percorso sia delle prove speciali che dei trasferimenti non è stato una passeggiata, ma sono pronto a ripartire il 7 settembre per la versione International da 1500 km.)
Riassumendo, si arriva al wp, si studia, si beve, si mangia chi uno snak (io panino) e via si entra nel vivo, quando il gps ci segnala che stiamo passando sopra il WP 1 azioniamo il secondo cronometro e via da quel momento stiamo gareggiando, con tutti ma anche con noi, sensazione indescrivibile.
Mi soffermo un secondo sulla parte romantico / avventuriera della cosa, a differenza delle altre escursioni già fatte, dove di massima si creano sempre dei gruppi di “sconosciuti fratelli” in gara si è da soli, da soli ad assaporare e guardare paesaggi fantastici e da soli in caso di difficoltà e nelle scelte. Vi posso garantire che sudore e fatica sono un prezzo accettabilissimo per godere di queste esperienze. (p.s. RICORDATEVI CHE TUTTO QUESTO CREA DIPENDENZA)

Momenti di sostegno

Dopo essermi, disimpegnato dalla situazione qui sopra, fatica, sudore, un’ora e mezza di ritardo sul gruppo, non mi sono perso d’animo, o almeno non completamente, e di buona lena ho ripreso la marcia. Quindi non ho terminato la prima prova speciale quindi mi sono beccato tutte le penalità, ma poco male, crederci fino in fondo e dopo essermi rifocillato, acqua e panino, via a finire la tappa, riesco a completare la speciale 2 e la 3, in lieve ritardo ovviamente e poi ho incrociato un’altro concorrente, uno svizzero con Africa Twin, che aveva bucato, dopo avergli chiesto se aveva bisogno di aiuto, (almeno credo di essermi spiegato) mi sono un po gasato, non ero più ultimo totale evviva ero penultimo, ma il sogno di gloria non dura tanto, una ventina di chilometri e per un piccolo errore di valutazione (esperienza per la prossima volta) son caduto e lo svizzero mi ha raggiunto, e dopo avermi chiesto se avevo bisogno e andato avanti e purtroppo in fondo alla salita è caduto. Insomma, ero già sfiancato di mio, ma come non aiutare il povero fratello?. Come potete vedere dalle immagini la posizione era proprio scomoda quindi secondo voi come abbiamo fatto? Ecco provate a indovinare e a commentare e divertitevi e alla fine vi svelerò il segreto….

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Commenti

  • Giorgio
    19 Dicembre 2020 at 10:33

    Conosco Mario da qualche anno, persona professionale e capace, non conoscevo però il suo grande amore per Off Road. Sono bastate due telefonate ed una serie di video conferenze sul canale Motoreporter, anima dello stesso Mario, per organizzarci e partire per il 3 giugno c.a. Ed andare a partecipare ad un evento denominato Enduro d’Abruzzo. Io partito da Sardegna Mario dal Veneto.
    Non ho parole per descrivere momenti fantastici, divertimento, nuove esperienze ecc. ecc.
    In questa occasione ho conosciuto in tutta la sua totalità Mario, con il quale condividiamo e condivideremo, COVID-19 permettendo, nuove meraviglie che il mondo delle due ruote riesce a dare.

    • admin
      19 Dicembre 2020 at 15:25

      Grazie Giorgio molto gentile, purtroppo COVID ci impedisce di godere al meglio di queste occasioni, ma con una buona programmazione vedrai che per il 2021 recuperiamo

  • Piero
    19 Dicembre 2020 at 15:11

    Bello! Si sente l’entusiasmo e la partecipazione. E bravo anche ad impegnarti in una “gara”!
    Per la moto penso che tu abbia fatto come sulle dune: trascini il muso verso il basso, scendi e poi ritenti.
    Avanti sempre!

    • admin
      19 Dicembre 2020 at 15:32

      Si, hai ragione entusiasmo a gogo, non vedo l’ora di consumare un paio di treni di tassello.
      Per quanto riguarda me, dopo un’ora e mezza mi sono fatto forza e con una cinghia ho ruotato la moto e sono tornato in giù, invece per il mio amico Svizzero con A.T. le cose sono state un pò più complicate, ma aspetto qualche altro commento e poi svelo tutto, forse anche durante un Video Racer Caffè.

  • Antonio Strade Polverose
    19 Dicembre 2020 at 21:53

    Ciao Mario ho letto con molto interesse il report della tua avventura e devo dirti che mi hai trasmesso molto entusiasmo. Mi piace molto la Navigazione su traccia GPS , infatti ne parlavamo durante il Lock Down in video Coference durante le serate organizzate da MOTOREPORTER . Dai grande Mario che mi ha fatto venir voglia di partecipare all’evento con la mia KTM 990. Mi tengo informato assolutamente.

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