L’evoluzione dell’Africa Twin, una storia gloriosa.
La storica Honda Africa Twin, mito e bellezza.
La storia dell’Africa Twin comincia nel 1984, quando la Honda decise di creare una motocicletta in grado di contrastare il primato assoluto di BMW nella Parigi-Dakar. Con i suoi 165 chili, 75 cavalli e il motore bicilindrico a V di 780 cm3 la NXR750 era un mezzo senza molti fronzoli, ma che aveva tutte le carte in regola per vincere. Il traguardo, infatti, non si fece attendere molto, visto che già nel 1986 Cyril Neveu e Gilles Lalay riuscirono ad aggiudicarsi primo e secondo posto al celebre rally africano. L’anno della prima vera Africa Twin, però, arriva solo 12 mesi dopo. Nel 1987 la XRV650 Africa Twin conquista il salone di Parigi. E il grande pubblico.
La XRV650, sempre con motore bicilindrico a V ma con una cilindrata di 647 cm3 è più pesante del prototipo che si era affermato alla Dakar. Con i suoi 200 i chili di peso e i suoi 50 cavalli di potenza, questa moto era adatta ad un utilizzo più tradizionale. Comodissima su strada, ma agile al punto giusto in caso di fuoristrada, per molti venne considerata da subito una versione migliorata dell’XL600V Transalp, ritenuta troppo “stradale”.
Quali sono le caratteristiche dell’Africa Twin?
La celebre RD03, prodotta fra il 1988 e il 1990, era dotata di freno a disco anteriore da 300mm, ed è ancora la versione più amata, cercata e desiderata dai collezionisti. Anche se, negli anni che seguirono quella prima versione, sul mercato arrivò la RD04. Un modello che contava 5 cavalli in più di potenza massima, e una cilindrata di 742 cm3.
Con il secondo disco anteriore, le carene più protettive e la maggior coppia anche ai medi regimi, la XRV750 Africa Twin aveva una più spiccata vocazione stradale, che le permise di restare in auge per più di tre anni.
È solo nel 1993, infatti, che il modello RD07 venne messo in commercio strizzando l’occhio, grazie alla presenza del Tripmaster, agli appassionati di avventure su due ruote. Il telaio di quest’ultima versione permise una nuova distribuzione dei pesi, prima che le cose venissero ancora messe in discussione e, nel 1996, uscisse la versione RD07A, prodotta fino al 2002.
Dopo quel periodo, e dopo l’uscita dal commercio, è stato necessario aspettare ancora 13 anni per vedere nuovamente la Regina d’Africa solcare le strade, e le piste sterrate, di tutto il mondo.
Il modello CRF1000L, presentato nei padiglioni di Eicma 2015 e attualmente prodotto solo in Giappone, ha avuto fin da subito un ottimo successo commerciale, soprattutto in Italia. Fino al salone del 2017, quando Honda ha presentato ancora una nuova versione. La Adventure Sports, che richiama i colori della storica RD03, conta su di un serbatoio da 24 litri, sospensioni a corsa maggiorata, portapacchi in acciaio, paramotori di serie e manopole riscaldate. Rendendola la moto perfetta per tante situazioni diverse, e per le avventure con ogni clima.
Africa Twin Sport Adventurs
Anche il motore, in questa ultima versione, risulta migliorato: l’albero è stato alleggerito e le prese d’aria ampliate, così come la strumentazione e lo scarico, ora più aperto e dal suono più in linea con la tipologia di moto.
La presenza di pedane più ampie – con attacchi in acciaio – sono perfette per l’utilizzo fuoristradistico, mentre la possibilità di scegliere fra 4 mappature – che regolano potenza, freno motore e traction control – la rende davvero adatta ad ogni situazione.